domenica 5 settembre 2010

Le avventure di Randolph Reed

La data del file indica 8 maggio 1999. Non ricordavo fosse trascorso tanto tempo da quando terminavo un breve racconto, pensato vagamente per un fumetto, in cui si raccontava l'avventura di un ingegnere del futuro (o comunque appartenente ad una civiltà più avanzata della nostra) alle prese con il suo colloquio di assunzione in una mega-azienda. La vicenda travisava e aggiungeva un finale tragicomico a un'esperienza vagamente simile capitata anche a me, quella di un colloquio di gruppo. Per fortuna le similitudini si fermavano lì.
Pochi mesi dopo, durante le mie brevi ferie estive di neo-assunto, il mio raccontino era sul tavolo di Claudio Nizzi, durante uno stage di fummetto ad Acquaviva Picena, da lui tenuto insieme a Claudio Villa. A Villa riuscii a strappare un disegno di Nathan Never che ho ancora appeso in camera; a Nizzi carpii alcuni consigli sulla storia: mi disse che era piuttosto ben scritto, ma che andava pesantemente adattato per trarne un fumetto.
Due anni dopo, nel 2001, allo stage serale di fumetto con Massimiliano Frezzato, a Torino, iniziavo i disegni della prima tavola di Dinamiche di Gruppo.
Il mio era un progetto ostinato, ma limitato a poche pagine. Ostinato come la mia partecipazione al concorso per fumettisti esordienti della Provincia di Cremona, organizzato dal Centro Fumetto Andrea Pazienza, al quale proposi poi le cinque tavole che avevo preparato. Arrivai secondo.
Poi Michele Ginevra mi propose di realizzare una storia più lunga, 44 pagine come minimo, una bella sfida che accolsi con entusiasmo.
Per motivi editoriali, tuttavia, l'albo non fu realizzato quell'anno, il 2004; al suo posto fu pubblicata la storia Dinamiche di gruppo, con qualche ritocco, corredata da un'anteprima di quanto sarebbe arrivato l'anno successivo, Gaudeamus igitur.
Ma quanto la sto facendo lunga?!

Tutto questo per dire che, lo scorso 22 agosto, undici anni dopo il racconto originario, ho terminato il ciclo delle avventure di Randolph!

In mezzo ci sono state varie vicissitudini, compresa la spalla destra rotta e una specie di crisi creativa nel 2006, da cui sono uscito cambiando stile, tecnica e anche registro narrativo.
Sono soddisfatto e mi sento leggero, è stata un'esperienza interessante, che rifarei, possibilmente condensandola in meno tempo!
Tante cose avrei potuto fare meglio, ma le voglio considerare come un momento di passaggio e di crescita.

Perciò, appuntamento a Lucca a fine ottobre 2010, con l'ultimo capitolo delle avventure di Randolph Reed! Ed eccone qui un'anteprima.

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E ora, ci saranno spazio e tempo per altri progetti, per esempio, quel racconto della mia visita ad Angouleme...

3 commenti:

im3 ha detto...

Bravo ce l'hai fatta ora il giusto riposo! Poi mi raccomando all'opera con nuove storie e appunto non per forza di Randolph.
Arrivederci Randolph, ora ti possiamo lasciare in pace, dato che te ne stai finalmente speranzoso per il futuro e in dolce compagnia.

af ha detto...

Ma questo è un teaser, im3! ;)

MicGin ha detto...

evvai di video!!!! ;-)