Personalmente, dal 2005, quando con il primo numero della serie Randolph Reed ho tenuto a battesimo la collana, posso dire di aver atteso quest'anno con un misto di impazienza e inquietudine. Ora che sono nel pieno della lavorazione dell'ultimo albo, che ho intitolato Ius primus - Brodo primordiale, penso a quanto lavoro mi attende per terminare queste avventure in cui ho investito tante energie e tanta passione. Da anni le mie estati sono consacrate a Randolph, in una corsa che termina solitamente in stato confusionale, quando mi siedo dietro al tavolo dello stand di Lucca e vedo per la prima volta pacchi di copie del mio albo, la mia fatica concretizzata.
Dunque mi separano da quel traguardo ancora 18 pagine e una copertina, non c'è tempo per indugiare!
Sono passato qui, dal blog della mia collega, e ho visto la sua copertina finale. Bella e d'impatto, realizzata con apparente naturalezza. Per me le copertine sono sempre state un'incognita, a partire da quella capovolta di Gaudeamus igitur. Ecco perché approfittando di questo 2 giugno, ho raccolto le idee che da tempo mi frullavano nella testa (dallo scorso albo, per intenderci...) e ho preparato questa bozza di copertina, in cui disegni e colorazione sono veloci e lo sfondo mi ha portato via più tempo del previsto, forse anche del necessario.
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