sabato 28 luglio 2007

Aggiornato alessandrofusari.it

Durante le vacanze ho trovato un po' di tempo per aggiornare il mio sito, www.alessandrofusari.it. Ecco la nuova immagine di sfondo: uno shuttle dell'azienda per cui lavora Randolph Reed, che entra nell'atmosfera del pianeta Deneb, direttamente dal nuovo fumetto a cui sto lavorando, "Gelatineide". Per questa illustrazione mi sono ispirato agli splendidi lavori di Ryan Church.


Ora il sito è parzialmente consultabile anche in inglese, con il tempo tradurrò tutti i testi.
Ho inserito la nuova illustrazione con lo shuttle nella sezione "Gallery" e alcuni disegni a matita delle illustrazioni già presenti (accessibili quando si ingrandisce l'immagine scelta).
E mentre aggiorno il sito, Agatha è di guardia...

5 commenti:

Macstarna ha detto...

ottimo copia/incolla di una tavola di Church ;)

KappaTi ha detto...

<offtopic>
mmm... è dal 2 giugno che non pubblichi una tavola del fumetto di cui non riesco a scrivere l'orribile titolo auspicabilmente provvisorio... ti si è spuntata la matita, lazzarone che non sei altro? ;)
</offtopic>

af ha detto...

Caro kappati, le vacanze servono anche a riordinare le idee e, nel mio caso, sto lavorando alla preparazione delle ambientazioni del fumetto. Tra parentesi, il titolo mi piace un sacco!
Ciao

im3 ha detto...

Calma calma, il titolo è una meraviglia: citazione scherzosa di omeriane memorie, non fosse altro che, sapendo già in anticipo la storia del fumetto, dato che Ale me l'ha gentilmente inviata, anche qui c'è un "Cavallo di Troia" molto particolare... (cosa o chi sia non lo posso anticipare!!!), con una strizzatina d'occhio tra il divertito ed il drammatico alle problematiche della guerra e alle dinamiche socio-economiche insite in essa, citando anche i generali in pensione di epoca romana, le incomprensioni generazionali, il tema dell'oracolo e delle predestinazioni, quello dell'amicizia, il problema delle armi fornite ad un popolo bellicoso ma tecnologicamente poco avanzato ed il conseguente ed ignaro sfruttamento di questo popolo. Una operazione molto critica e matura col contrappunto di uno stile ironico e melanconico, un "astro- design" da brivido (grazie alla collaborazione 3D di Tullio) ed una colorazione monocromatica molto più efficace di quella che c'era in "Gaudeamus..."; ad Ale poi il pregio di aver dato anima, corpo e cuore alle Gelatine, cosa che a detta di molti sembrava fallimentare fin da subito, ed invece, a mio modesto parere, si è dimostrata una idea così accattivante che non poteva che citarle nel titolo nel migliore dei modi; e poi un briciolo di orgoglio: il titolo è nato in seguito ad una bella discussione che io, lui ed ila abbiamo fatto insieme, ed è in qualche modo frutto di una idea della mia dolce metà, sicché bando alle ciance e guai a chi critica ancora il titolo. Vai Ale, distruggi il male e va!!!!

KappaTi ha detto...

In ogni caso, continuo a trovare il titolo francamente raccapricciante (sarà che mi ricorda troppo la meravigliosa ingenuità di analoghi titoli di parodie disneyane)...

LOV LOV LOV :D